Capitane CURAggiose ...missione felicità

Capitane CURAggiose ...missione felicità

14/02/2022

Social Unit News

 

Social Unit e la scienza delle organizzazioni positive

un viaggio raccontato attraverso le parole di Daniela Di Ciaccio e Veru Gennari

fondatrici 2Bhappy e IIPO

📌E' dal 2017 che viaggiamo insieme a tratti e in continuità nel proposito. Vi sentite comode? Vi posso offrire qualcosa?

Cara Cristina, incontrarti per noi è stato un dono che abbiamo da quasi subito re-distribuito alla nostra comunità di Geni Positivi e Chief Happiness Officer. La tua attenzione alle relazioni, il tuo prenderti cura generoso delle persone, la tua allegria e simpatia sono caratteristiche che ci fanno sentire più che comode con te, diremmo coccolate e siamo sicure che tutta la community condivida con noi questo sentimento di essere avvolte nel tuo caldo abbraccio.

Continua ad offrirci la tua competenza, la tua sensibilità, la tua generosità e il nostro viaggio sarà lungo e felice.

 

🚙 Che dire? Non posso certo tirami indietro. Non mi aspettavo una tale dichiarazione, mi fate arrossire, rischio di sbandare!!!!  Mani a ore 10.10, strette sul volante e continuiamo l'intervista. Devo portare a casa sane e salve le fondatrici di 2BHappy e di IIPO. Non prendiamo per scontato che tutt* vi conoscano tutt*, quindi una breve presentazione: 

🌼  Daniela Di Ciaccio sociologa, ricercatrice, sono anche insegnante di Yoga. Vivo metà dell'anno sulla terraferma e l'altra in barca a vela in giro per il Mediterraneo, perché sono appassionata di persone, culture e mi piace crescere attraverso gli incontri e le esperienze.

🌻 Veruska Gennari filosofa, divulgatrice, imprenditrice e trainer. Dopo tanti anni trascorsi al lavoro nelle aziende ho scelto di ridisegnare la mia vita con il profondo desiderio di contribuire a coltivare un Mondo con più Noi e meno Io. 

 

📌Ripercorriamo la strada che ci ha fatte incrociare. Cosa vi ha risuonato nel proposito di Social Unit in rapporto alla felicità nelle organizzazioni?

Beh la "manutenzione delle relazioni" come scopo di Social Unit è perfettamente aderente al modello dell'Organizzazione Positiva che vede l'azienda come un organismo vivente fatto di relazioni tra persone, idee, processi, ambiente, comunità. Prendersi cura in modo strategico di queste relazioni, in particolare, quelle umane, cioè della felicità e del benessere delle persone, è ciò che sappiamo per esperienza - e oggi anche grazie alla scienza e alle ricerche - è uno dei principali driver del successo delle organizzazioni, intendendo per successo la resilienza, l'antifragilità, la sostenibilità, la longevità e la prosperità del business.

 

📌Dani, ritieni vi sia spazio per la cura nelle organizzazioni?

Credo fermamente che lo spazio per la cura debba essere ricercato e perseguito consapevolmente dove ancora non c'è e con ancora più forza dove già esistono sensibilità verso il benessere delle persone. La cura, che si esprime in attenzione ai bisogni, nel supporto reciproco, nella gentilezza di gesti e linguaggi, nella predisposizione di processi equi e rispettosi delle persone nella propria interezza e unicità, è una delle declinazioni esplicite della felicità. Le resistenze e i vantaggi che vedo sono quindi gli stessi del cambiamento culturale delle organizzazioni che propone la scienza della felicità e delle organizzazioni positive.

 

📌Quali resistenze e quali vantaggi ritieni evidenti?

Bisogna innanzitutto rompere alcuni modelli mentali con cui abbiamo costruito il mondo del lavoro e delle relazioni, come ad esempio quello che considera i luoghi di lavoro come separati dal resto della nostra vita per cui "i problemi personali vanno tenuti fuori dalla porta dell'ufficio". Come se avessimo un cervello e un corpo che possiamo staccare e mettere in una borsa quando andiamo al lavoro. Oggi sappiamo che non siamo macchine composte da pezzi separati, conosciamo come funzioniamo a livello biologico ed emotivo, sappiamo che siamo sistemi integrati e quindi ciò che funziona è una corretta consapevolezza e gestione intelligente e lucida di bisogni ed emozioni che possiamo non reprimere ma imparare ad esprimere e conciliare. E' probabilmente da questa falsa convinzione sulla "separazione" che si è tradotta nei processi operativi di gestione delle persone che derivano le difficoltà, ad esempio che hanno i caregiver in azienda a conciliare carriera o semplicemente vita professionale e vita personale.

Un altro modello mentale tipico delle organizzazioni convenzionali è legato al "potere", alla capacità decisionale, alla leadership viste attraverso lenti di tipo "maschile" e qualità come la forza, il distacco emotivo, l'autorità. Qualità considerate generalmente opposte e non conciliabili con l'empatia, la gentilezza, l'attenzione ai bisogni personali tipiche di energie di tipo "femminile" che sono anche quelle alla base della cura.

Portare la cura in azienda in modo strategico significa quindi abbracciare un nuovo paradigma culturale e visto che cambiare è un processo faticoso e lungo, le resistenze sono quelle tipiche di questi cambiamenti che richiedono coraggio, costanza e fiducia nei vantaggi del nuovo modello.

 

📌Quali conferme abbiamo?

Sui vantaggi oggi possiamo dire di avere conferme in termini di maggior coinvolgimento delle persone che si traduce in maggior senso di appartenenza all'azienda, maggior produttività, retention, minore stress e dunque assenze per malattie o infortuni, maggior capacità creativa e innovativa. Anche su questo aspetto esistono chilometri di dati accumulati dalle ricerche (basta consultare Gallup, Harvard Business Review solo per citare alcune fonti tra le più conosciute nel settore) ma soprattutto le esperienze concrete di organizzazioni anche italiane che hanno già intrapreso questo cambiamento culturale che mette al centro le persone e il loro benessere in ogni fase della propria vita, come Servizi Cgn, Zeta Service, Mondora, l'ASP Martelli, come Digi Unit stessa.

 

📌Veru, adesso sei chiamata in causa, hai provocato! Il 1 aprile 2020 mi hai regalato la parola "curaggio", racconta cosa ti ha spinta a fare questo gesto sovversivo.

Stavo ascoltando un'intervista realizzata da Saverio Cuoghi ad Alessandro Bergonzoni (qui l'intervista, al min 4.20 inizia l'intervista, per il minuto esatto in cui parla di curaggio).

Alessandro ha usato questa parola e quando l'ho ascoltata ho pensato a te Cri, mi sembrava una crasi meravigliosa che sintetizzava tutto quello che racconti, insegni e divulghi. Cura e coraggio sono azioni, valori e virtù che devono sostare nello stesso cuore per generare sostenibilità e far agire comportamenti di cura veri. Ci vuole coraggio perché non è facile navigare la cura verso sé stessi e gli altri mantenendo equilibrio e consapevolezza. Te ne ho parlato perché sapevo che "donandoti" questa parola avresti avuto il CURAggio per farla fiorire.

 

📌Cosa augurate a tutte e a tutti coloro che sceglieranno i percorsi di Capitan* Curaggio?

Di seguire il cuore, con coraggio.

 

Ti aspettiamo per conoscere la restante compagnia viaggiante. Alla prossima tappa!

 

✏️ Rubrica curata da Cristina Cortesi, Responsabile Social Unit

CAPITAN* CURAGGIO, formazione&coaching destinati alle/ai caregiver in azienda

 

✏️ Illustrazione realizzata da Alessandra Scomparin.

Invia osservazioni o domande a cortesi@socialunit.it

 

 

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